domenica 23 dicembre 2012

Visita presso la tomba di San Giovanni Leonardi delle Suore Ministre degli infermi di San Camillo


A conclusione del Ritiro Spirituale che le suore della Congregazione Ministre degli infermi di San Camillo hanno tenuto a Roma , sotto la guida del Rev.mo Padre Generale P. Francesco Petrillo che le ha accompagnate in questo tempo di rinnovamento e di preghiera, le religiose si sono fatte pellegrine alla tomba di San Giovanni Leonardi per ottenere la grazia del Giubileo.
A guidare il gruppo delle suore c’era la loro Madre Generale Suor Juliana Fracasso con le Consigliere e molte religiose provenienti da diversi paesi. Giunte a Campitelli, esse hanno sostato in preghiera davanti alle reliquie del santo e poi hanno ascoltato le parole che il Padre generale le ha rivolte per illustrare la vita e il carisma di san Giovanni Leonardi.

La Congregazione delle Ministre degli Infermi di San Camillo è stata fondata a Lucca dalla Beata Maria Domenica Brun Barbantini, ragione per la quale esse hanno avvertito con gioia il desiderio di onorare un santo che appartiene alla città dove anche la loro Fondatrice è nata ed ha sviluppato la sua opera.

La Beata Maria Domenica BrunBarbantini, in effetti, nacque a Lucca il 17 gennaio 1789 da genitori che la educarono secondo i principi della vita cristiana. All’età di 22 anni andò in sposa a Salvatore Barbantini, il quale, dopo solo cinque mesi di matrimonio, morì lasciandola vedova in attesa di un figlio, in mezzo al più grande dolore.
Colpita poi anche dalla morte del figlio Lorenzo, avvenuta all’età di otto anni, Maria Domenica si consacrò totalmente a Dio dedicandosi alle opere di misericordia verso gli infermi. Donna di grande fede e di eroico coraggio, con un cuore pieno di tenerezza per ogni genere di sofferenza, in modo speciale verso le malate più povere ed abbandonate, fondò la Congregazione delle Ministre degli Infermi, dandole come carisma l’assistenza ai poveri infermi, tanto negli ospedali come nelle case private.
Vera madre di tutti gli infelici non risparmiò nulla per sollevarli. Piena di carità, forte e generosa, passata attraverso gravi tribolazioni, morì a Lucca il 22 maggio 1868, in fama di santità.
 
Ai tre voti comuni a tutti i religiosi (povertà, obbedienza e castità), le Ministre degli Infermi ne aggiungono un quarto: di curare i malati di ogni genere e condizione.

Sono attive negli ospedali, nelle case di riposo e nelle case di cura; promuovono la pastorale della salute e l'educazione sanitaria di base; lavorano per il recupero dei tossicodipendenti e sono impegnate nella umanizzazione della morte.

Ai malati e sofferenti che assistono, esse annunciano la salvezza che è Gesù Cristo. Alla morte della Fondatrice il 22 maggio 1868, la Congregazione era costituita da una sola comunità.



Oggi, le Ministre degli Infermi sono diffuse in Italia, Brasile, Taiwan, Thailandia, Filippine, Kenia, Albania, Haiti, Chile, e India. Esse curano i malati di ogni genere, anche a rishio della vita negli ospedali, nelle case di riposo, nell'assistenza domiciliare, ovunque il fratello o la sorella sia nella sofferenza e nella povertà.
Attente ai segni dei tempi cercano di scoprire e curare le nuove piaghe della società contemporanea.

Testimoni dell'Amore di Dio verso gli ultimi, le Ministre degli Infermi vanno nel mondo annunciando la speranza cristiana “E' giunto a voi il Regno di Dio”.
 

Nessun commento:

Posta un commento